Un premio all’amicizia e al volersi bene dedicato ai giovanissimi dell’ITC Masullo – Theti di Nola, la scuola del nostro Gennaro Buonaguro. L’iniziativa, promossa dall’associazione La Buonazione, nasce nell’ambito del progetto “Insieme per la vita”, selezionato per le Programmazioni Sociali 2016 dal CSV Napoli come programma per favorire l’integrazione e la socialità tra le fasce più esposte al bullismo e alla violenza.
Con la preziosa collaborazione della preside e degli insegnati, in particolare della professoressa Susy Barone, dell’istituto nolano, la prima edizione del premio si configura come un concorso artistico e letterario aperto agli alunni di tutte le classi. Il tema di riflessione individuato dall’associazione e con entusiasmo appoggiato dal corpo docenti è quello dell’Amicizia, un sentimento particolarmente caro agli adolescenti, un valore da custodire e valorizzare sino all’età della maturità. I giovani alunni dell’istituto Masullo – Theti avranno tempo fino al 17 novembre per produrre la propria opera inedita, spaziando dal testo scritto alle forme di espressione artistica più disparate (poesia e racconto per la categoria letteraria, disegno, fotografia, canzone, video per la categoria artistica). Tutte le opere raccolte dalla scuola, saranno valutate da una commissione di esperti che assegnerà un premio per ciascuna categoria all’opera che si distinguerà per originalità creativa, padronanza della tecnica espressiva, efficacia comunicativa.
La cerimonia di premiazione è prevista per il giorno 28 novembre, alle ore 10 presso la Chiesa dei Santi Apostoli di Nola, e vedrà la partecipazione, tra gli altri, anche della Professoressa Annalisa Amodeo, ricercatrice in psicologia clinica presso l’Università Federico II di Napoli – Centro di Ateneo SinAPSI, e del presidente del CSV Napoli, Nicola Caprio. I premi, offerti dall’associazione La Buonazione, consisteranno in apparecchi multimediali (smartphone e/o tablet). “Un Tesoro chiamato Amico” è anche un momento per ricordare il giovane socio Gennaro Buonaguro e si inserisce nel solco delle attività avviate dalla Buonazione sin dal 2011 per contrastare i fenomeni di emarginazione e disagio tra le nuove generazioni.